Presentazione

La storia dell’Archivio
La provincia di Ragusa (istituita con r. d. 2 gennaio 1927, n. 1) è composta da dodici comuni che, in precedenza, appartenevano alla provincia di Siracusa.

Tali comuni, fino agli inizi dell’Ottocento, erano di pertinenza feudale.

Chiaramonte Gulfi (Chiaramonte), Modica, Monterosso Almo (Monterosso), Pozzallo, Ragusa, Scicli e Vittoria costituivano, infatti, la Contea di Modica, infeudata agli Enriquez Cabrera; Acate (Biscari), Comiso, Giarratana, Ispica (Spaccaforno) e Santa Croce Camerina (Santa Croce) erano feudi, rispettivamente, delle famiglie Paternò Castello di Biscari, Naselli, Settimo, Statella e Celestre. 

Ragusa, in seguito all’elevazione a capoluogo di provincia, fu inclusa - ai sensi della legge sugli Archivi del Regno 22 dicembre 1939, n. 2006 - tra le città destinate ad essere sedi di Sezione di Archivio di Stato. L’insorgere del secondo conflitto mondiale ritardò l’istituzione dell’Archivio. Tale problema fu, infatti, affrontato soltanto nel novembre del 1946, quando il sindaco di Ragusa, Giuseppe Arezzi, invitò il prefetto a chiedere al Ministero dell’interno l’autorizzazione per l’istituzione della Sezione, sottolineando, da un lato, che il ritorno nella sede naturale degli atti riguardanti la provincia avrebbe tolto a coloro che dovevano consultarli il disagio di recarsi nella Sezione di Archivio di Stato di Siracusa, dove erano conservati, e, dall’altro lato, la possibilità di accogliere in archivio la documentazione che da molto tempo la Sezione di Siracusa si rifiutava di ricevere per mancanza di spazio.

All’azione del sindaco si affiancò quella della Provincia cui spettava, ai sensi dell’art. 42 della legge sugli Archivi, la fornitura dei locali e delle relative attrezzature occorrenti al funzionamento delle Sezioni di Archivio. I buoni propositi del Comune e della Provincia furono vanificati dalla relazione negativa del soprintendente archivistico per la Sicilia che aveva constatato durante il sopralluogo l’indisponibilità di locali a Ragusa. Pertanto il Ministero, con nota del 18 aprile 1947, rimandò ad epoca più propizia l’istituzione della Sezione di Archivio di StatoL’aspirazione della città a diventare sede di una Sezione di Archivio di Stato riaffiorò nell’ottobre del 1953 con un appello rivolto dalla stampa al nuovo prefetto, M. Castellucci, il quale, a sua volta, sollecitò il delegato regionale presso l’Amministrazione provinciale di Ragusa a reperire i locali necessari. I locali proposti furono, però giudicati inidonei dall’ispettore generale archivistico per la Sicilia, E. Librino, il quale, nella relazione del 12 giugno 1954,suggerì che l’istituzione della Sezione fosse  rinviata a quando la provincia avrebbe costruito il Palazzo degli uffici provinciali, che si prevedeva di realizzare entro la fine dell’anno successivo e il cui primo piano sarebbe stato  destinato alla Sezione.  

Il ritardo nell’inizio dei lavori non consentì tuttavia ulteriori dilazioni, in quanto l’Ufficio Centrale degli Archivi di Stato riteneva che la legge del 1939 dovesse avere applicazione anche a Ragusa: infatti con d. m. del 21 giugno 1955, n. 2176, fu costituita, a decorrere dal 1° luglio 1955, la Sezione di Archivio di Stato di Ragusa, la cui reggenza fu affidata al direttore della Sezione di  Archivio di Stato di Siracusa, Francesco Carpinteri.

La Sezione iniziò la propria attività nel giugno del 1956 in quanto trascorse un anno per nominare un impiegato, il dr. Giovanni Nunzio Occhipinti, da destinare all’ufficio in pianta stabile, per sistemare i locali presi in affitto dall’Amministrazione provinciale in un edificio privato di via Ciullo d’Alcamo n. 71, per installare le scaffalature e per trasportare da Siracusa la documentazione che avrebbe costituito il nucleo iniziale del patrimonio archivistico: Agenzie delle Imposte (Ragusa, Ragusa Inferiore, Pozzallo, Scicli e Spaccaforno); Corte di Assise di Modica; Esattoria comunale di Vittoria; Giudicati regi;  Preture; Stato civile; Tribunale di Modica).

Tale trasferimento ha avuto un’appendice nel 2005, con il ritorno di 391 volumi delle Universitates  (comuni di Spaccaforno , Modica, Ragusa, Scicli e Vittoria), che costituiscono la più antica documentazione amministrativa (1532-1835) della provincia di Ragusa.

In seguito al D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409, “Norme relative all’ordinamento ed al personale degli Archivi di Stato”, la Sezione di Ragusa diventò  Archivio di Stato..


VIDEO ALLA SCOPERTA DELL' ARCHIVIO DI STATO DI RAGUSA