Corporazioni religiose soppresse (1545-1868, con docc. fino al 1892)
La soppressione delle Corporazioni religiose, sancita dai rr. dd. 7 luglio 1866, n. 3036, e 15 agosto 1867, n. 3848, determinò il deposito dei loro archivi presso gli uffici del Demanio per l’accertamento del patrimonio di tali enti, i cui beni furono devoluti allo Stato. In seguito l’art. 73 del “Regolamento per gli Archivi di Stato” dispose che la documentazione delle Corporazioni religiose soppresse (la quale, ai sensi dell’art. 24 del decreto del 1866, sarebbe dovuta confluire nelle biblioteche e nei musei) fosse versata negli Archivi di Stato.
Nel territorio dell’attuale provincia di Ragusa tra il XVI e il XVII secolo furono fondati numerosi conventi e monasteri “con il concorso essenziale di patriziati e ceti dirigenti ai quali occorrevano luoghi dove anche far studiare i propri figli o dove mantenere more nobilium le numerose figlie” e strumenti di rendita per assicurare il mantenimento dei cadetti. La partecipazione delle élites alla fondazione poteva avvenire in maniera diretta oppure indirettamente attraverso i propri rappresentanti nelle amministrazioni civiche e nelle varie istituzioni civili
Presso la sede di Ragusa si conservano gli atti delle Corporazioni di Chiaramonte (Convento di S. Francesco di Paola), Comiso (Chiesa Madre, Collegiata di Maria Ss. dell’Annunziata, Monastero Regina Coeli, Monastero di S. Giuseppe, Convento di S. Francesco, Oratorio di S. Filippo Neri), Monterosso (Convento di S. Anna, Monastero di S. Benedetto), Ragusa (Convento del Carmine, Convento dei PP. cappuccini, Convento di S. Francesco sotto titolo di S. Antonio di Padova, Convento di S. Francesco di Assisi, Convento di S. Maria del Gesù, Convento di S. Domenico, Monastero di S. Benedetto sotto titolo di S. Giuseppe, Monastero di S. Maria di Valverde), Vittoria (Collegio di S. Giuseppe sotto titolo della Sacra famiglia, Collegio di S. Maria sotto titolo di S. Biagio, Convento di S. Maria delle Grazie, Convento di S. Francesco di Paola, Monastero di S. Teresa sotto titolo di S. Giuseppe, Convento dei PP. cappuccini).
Si conserva inoltre documentazione frammentaria riguardante Biscari (Convento dei PP. cappuccini), Chiaramonte (Monastero di S. Teresa), Militello (Monastero di S. Agata) e Palermo ( Monastero della Concezione e Monastero della Martorana).
Altra documentazione relativa a Comiso si trova presso la Sezione di Modica.
Gli archivi delle Corporazioni religiose sono costituiti, soprattutto, da Giuliane di scritture o Volumi di scritture in cui sono riportati, tra l’altro, atti relativi alla fondazione degli enti e alla costruzione dei loro edifici, atti riguardanti l’acquisizione di beni mobili e immobili nel corso dei secoli e controversie giudiziarie, da Registri di contabilità, Libri mastri, Libri di censi, Libri di messe, Libri di introito e di esito relativi all’amministrazione del patrimonio. Da tale documentazione emerge come queste comunità religiose fossero pienamente inserite nel tessuto economico e sociale delle città ai cui abitanti, oltre a servizi spirituali e assistenziali, fornivano, talora, anche quelli scolastici, come nel caso del convento di S. Francesco di Paola di Vittoria, sede di una scuola di Grammatica.
I Libri di introito e di esito contenenti le spese giornaliere permettono, inoltre, di entrare nel vissuto quotidiano di queste comunità e di ricostruirne, tra l’altro, le abitudini alimentari.
Particolarmente consistente è la documentazione relativa all’ intensa presenza nella provincia di Ragusa delle diverse famiglie francescane, indice della loro egemonia nel mondo religioso siciliano, a seguito di un processo avviato nei secc. XIII-XIV e che continuerà nei secoli successivi, inducendo ad una “ricodificazione delle dialettiche sociali, economiche e politiche”